di Michele Bernier e Marie Pascale Osterrieth – traduzione e adattamento di Carlotta Clerici e Antonella Questa
regia di Massimiliano Vado | con Michela Andreozzi
“Maledetto Peter Pan” (in originale “Le Demon de Midi”)
è un fortunato spettacolo francese, clamoroso successo di pubblico e critica,
che fnalmente debutta anche in Italia.
Nasce come un fumetto della geniale Florence Cestac, diventato poi uno
spettacolo teatrale grazie all’attrice comica Michele Bernier e alla regista Marie
Pascale Osterrieth (e successivamente un flm), è un progetto tutto femminile.
Medesima fortuna ha avuto a Roma, dove, appena dopo tre settimane dal debutto al
Teatro Sette, è stato notato dal Teatro Sala Umberto e messo in programmazione
all’istante. A metà tra una commedia, uno stand-up e un monologo, in cui l’attrice porta in
scena tutti i personaggi, lo spettacolo nasce dall’idea di raccontare, ridendo fno alle
lacrime, un dramma che tutti conoscono: le Corna.
Ma non corna qualsiasi, piuttosto quelle generate dalla pericolosissima “Crisi di
Mezza Età”, conosciuta anche come “Sindrome di Peter Pan”, una temibile
patologia che colpisce gli uomini giunti alle soglie dell’età matura che male
accolgono il cambiamento, vissuto più come l’inizio della fne.
Come direbbe Piero Angela: “L’esemplare umano maschio, passata la quarantina, è
solito abbandonare la sua compagna per rivolgersi verso nuovi pascoli, più verdi, al
fne di rinvigorire la sua virilità”. A scapito delle mogli.
“Tu sei la Donna Della Mia Vita, lei è un’altra cosa… è una Fatina!” – dice Lui
candido, andandosene via proprio con la suddetta, giovanissima Fatina.
E chi resta sul divano a fare i conti con la vita, i bilanci, il fglio e soprattutto la
Realtà, è Lei: la Moglie, la Donna, la Cornuta che, come prima ipotesi, trova
soddisfacente solo quella del suicidio.
La voce (rotta, disperata, cattiva ma sempre esilarante) della protagonista,
racconta tutte le fasi dell’Elaborazione del Lutto: la Depressione sul Divano, il
Confronto con parenti ed amici (che naturalmente già sanno), la ricerca di un Ex
Disponibile alla Consolazione, la feroce Autocritica che sfocia nella Flagellazione.
Mille le domande che la protagonista si pone, e noi con lei: cosa fa funzionare una
Coppia? Perché alcuni restano insieme ed altri no? A che punto sono i rapporti tra
uomo e donna? La Coppia continua a rimanere un mistero, un tema da aggiornare
costantemente perché i ruoli, le abitudini e il linguaggio si evolvono .
A tutti gli effetti, “Maledetto Peter Pan” è una istantanea della nostra società e
sebbene sia ritratta dal punto di vista femminile, tuttavia non è mai contro il
Maschio tout-court, anzi. Non ci sono vittime e carnefci, c’è la vita.
E la vita non sa mai dove ci porta: è un viaggio che, comunque vada a fnire – le
ipotesi restano aperte! – ci regala sempre una nuova consapevolezza.
Divertente, caldo, consolatorio e irriverente, “Maledetto Peter Pan” riguarda in
ultima analisi ognuno di noi: tutti, in un momento o in un altro , ci siamo rotti i denti
su quella meravigliosa, devastante, irrinunciabile avventura chiamata Amore . E lo
faremo ancora.
con MICHELA ANDREOZZI
Aiuto regia | Manuela Bisanti
Organizzazione tecnica | Alessandro Greggia
Organizzazione amministrativa | Teresa Rizzo
Fotografie di scena | Gabriele Gelsi
produzione Bis Tremila srl